Papa Francesco: «Vedere nell’altro prima il fratello che il cliente»

Papa Centesimus Annus

“Senza un impegno di tutti per far crescere politiche lavorative per i più fragili, si favorisce una cultura mondiale dello scarto. Ho provato a spiegare questa convinzione anche nel primo capitolo dell’enciclica Fratelli tutti, dove, tra l’altro, si ricorda che ‘è aumentata la ricchezza, ma senza equità, e così accade che nascono nuove povertà’ (n. 21). Cresce la ricchezza e nascono nuove povertà”. Lo ha affermato, stamattina, Papa Francesco, ricevendo in udienza, nel Palazzo apostolico vaticano, i partecipanti al Convegno della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice.
Ecco perché, ha osservato il Santo Padre, “il futuro invoca un nuovo sguardo, e ciascuno nel suo piccolo è chiamato a farsi promotore di questo modo differente di guardare il mondo, a partire dalle persone e dalle situazioni che vive nel quotidiano”. Invitando a non guardare mai nessuno dall’alto in basso, il Pontefice ha affermato “che questo può essere una buona indicazione per tutti. Siamo tutti fratelli e sorelle, e se io sono il proprietario di un’azienda, questo non mi legittima a guardare i miei dipendenti con aria di sufficienza. Se sono l’amministratore delegato di una banca, non devo dimenticare che ogni persona va trattata con rispetto e cura”.
Di qui l’invito: “La Fondazione Centesimus Annus può declinare le importanti riflessioni condotte in questi giorni, attraverso la conversione dello sguardo di ciascuno. L’umile sguardo di chi vede in ogni uomo e donna che incontra un fratello e una sorella da rispettare nella sua dignità, prima che, eventualmente, un cliente con cui fare affari. È un fratello, una sorella, una persona; può fare il cliente. Solo con questo sguardo potremo lottare contro i mali della speculazione corrente che alimenta i venti di guerra. Non guardare mai nessuno dall’alto in basso è lo stile di ogni operatore di pace. È lecito farlo solo per aiutare a sollevarsi”.

(Agensir)

Leggi altro

Archivio

Aggiornamento Teologico-Pastorale del Clero e comunicazione di alcune Nomine

In preparazione al nuovo anno pastorale, lunedì 25 e martedì 26 settembre, presso il Pontificio Seminario Teologico Regionale “San Pio X” di Catanzaro, si è svolto, per il clero dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace, il consueto aggiornamento teologico-pastorale alla presenza dell’Arcivescovo Mons. Claudio Maniago.   Ad aprire questa due giorni sono stati don Ivan Rauti, delegato arcivescovile per la pastorale e referente diocesano del Cammino sinodale delle Chiese in Italia, e i coniugi Giuseppe e Mariarita Leone, membri dell’équipe diocesana creata per accompagnare la Diocesi questo percorso, i quali, dopo aver sintetizzato il percorso fatto finora, hanno ricordato che “ora entriamo…

In primo piano

“Entrare nel mondo ed attraversare l’umanità non per mortificare ma per esaltare l’altro”

“Questo dovrebbe essere lo stile di ognuno di noi: entrare nel mondo e fare in modo che il mio rapporto con l’altro sia non per la mortificazione ma per l’esaltazione del suo essere persona e da qui, insieme come abbiamo fatto nel Salmo, ringraziare il Signore perché è buono e

The post “Entrare nel mondo ed attraversare l’umanità non per mortificare ma per esaltare l’altro” first appeared on Lamezia Nuova.