La mostra “I Cieli aperti. El Greco a Roma” allestita nella chiesa di Sant’Agnese in Agone si è aperta oggi, ma l’inaugurazione ufficiale si terrà il 6 settembre 2023, alle ore 18, alla presenza di monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione che promuove l’iniziativa all’interno del programma “Il Giubileo è cultura” in preparazione all’Anno Santo 2025.
I tre capolavori esposti
Nella chiesa di piazza Navona saranno esposti, fino al 5 ottobre 2023, tre capolavori del celebre artista del Rinascimento spagnolo, vissuto tra il 1541 e il 1614, opere che per la prima volta lasciano la Spagna, appartenendo a collezioni private. Si tratta di: La Sacra Famiglia con Sant’Anna (Toledo, Hospital de Tavera), Il Battesimo di Cristo (Toledo, Hospital de Tavera), Cristo abbracciato alla Croce (El Bonillo, Museo Paroquial).
Primo evento di un “pellegrinaggio” di bellezza
Visitabile tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 21, l’iniziativa “I Cieli Aperti. El Greco a Roma” è uno dei primi momenti di grande arte che intende aprire una sorta di “pellegrinaggio” di bellezza verso il prossimo Anno Santo il cui motto è “Pellegrini di speranza”. A questo proposito monsignor Rino Fisichella, incaricato da Papa Francesco dell’organizzazione dell’Anno Santo, nel corso della conferenza stampa dello scorso 9 maggio, aveva sottolineato che esposizioni di opere d’arte ed eventi saranno promossi anche in luoghi come ospedali e nelle carceri proprio per portare un messaggio di speranza lì dove è più necessario. E che si cercherà di fare in modo che siano tutte ad ingresso gratuito.
El Greco, tra Spagna e Italia
El Greco, o il Greco, è lo pseudonimo di Domínikos Theotokópoulos. Pittore, scultore e architetto, nasce nel 1541 a Candia, nell’isola di Creta, e muore a Toledo, in Spagna, il 7 aprile 1614. E’ a Toledo che realizza alcune delle sue opere più importanti e conosciute. Oggi è considerato una delle figure più importanti del tardo Rinascimento spagnolo e il primo maestro del Siglo de Oro, il periodo di massimo splendore artistico, politico-militare e letterario della Spagna (1492-1681). El Greco risiede a lungo anche in Italia, prima a Venezia e poi a Roma. Durante il soggiorno italiano modifica il suo stile arricchendolo con elementi tratti dal manierismo e dal Rinascimento veneziano, ispirati soprattutto al Tintoretto, e subendo l’influsso del tardo Tiziano nell’uso del colore. Alcuni studiosi lo definiscono come un artista molto singolare e difficilmente inquadrabile nelle scuole pittoriche tradizionali.
di Adriana Masotti, Vatican News