“Il Signore vuole liberare le nostre tombe e dare vita per sempre”

“Noi siamo salvati da Dio perché Dio da sempre ci ama e noi siamo chiamati ad essere nel mondo i testimoni di questo amore. L’amore non è solo un sentimento, non è un moto del cuore.   La carità è impegno storico, concreto. Siamo chiamati ad entrare nella storia con la

“La resurrezione regala ad ognuno di noi lo sguardo di Dio”

  “La fede è entrare nella storia con gli occhi stessi di Dio e la resurrezione regala ad ognuno di noi lo sguardo di Dio”. Questo uno dei passaggi dell’omelia del Vescovo, monsignor Serafino Parisi, durante la Veglia di Pasqua in Cattedrale. “Quando noi operiamo dentro i contesti umani –

“Sulla Croce si passa da chi fa l’esperienza dell’abbandono a colui che, invece, si è abbandonato alle braccia del Padre”

“Stasera all’annuncio della morte di Gesù che secondo l’Evangelista Giovanni è la consegna dello spirito, di fronte a questa parola, alta, ci siamo inginocchiati perché di fronte all’altezza della Croce il nostro atteggiamento è quello di riconoscerci piccoli”. Così il vescovo, monsignor Serafino Parisi, in Cattedrale, durante l’azione liturgica della

“Dobbiamo vivere la carità nella dimensione del servizio”

  “Il nucleo della nostra fede è questo: noi crediamo in Gesù Cristo morto e risorto per i nostri peccati. E questa è una consegna che Paolo ha ricevuto dai primi seguaci di Gesù e che ha fatto propria, cioè è diventata parte della sua vita e lo dirà più

“Il Signore consacra le nostre fragilità”

La fedeltà del Signore nonostante i limiti e le fragilità umane,  il senso dell’unzione, l’invito a vivere nella comunità presbiterale delle relazioni fraterne come espressione della consacrazione ricevuta. Questi alcuni moniti del vescovo di Lamezia Terme mons. Serafino Parisi al clero diocesano, radunato in Cattedrale nel primo giorno del triduo

Nelle cadute di Gesù sotto la Croce si delinea il volto vero dell’umanità

“E’ nelle cadute di Gesù sotto il peso della croce che si delinea la figura perfetta dell’uomo: dentro quel limite, quella fragilità, quel “crollo” del Figlio di Dio sotto la croce, si sta delineando il volto vero dell’umanità. Sembra di risentire quella voce che dice: Ecce homo, ecco l’uomo nel