Causa Beatificazione Mons. Moietta; dichiarata validità giuridica Inchiesta Diocesana

Nel giorno in cui ricorrono i 64 anni dall’ingresso in Diocesi di Mons. Vittorio Moietta, il Dicastero delle Cause dei Santi ha consegnato al Postulatore, don Marco Mastroianni, il Decreto con cui viene dichiarata la validità giuridica dell’Inchiesta diocesana sul Servo di Dio che guidò la Chiesa di Lamezia
“Il Signore vuole liberare le nostre tombe e dare vita per sempre”

“Noi siamo salvati da Dio perché Dio da sempre ci ama e noi siamo chiamati ad essere nel mondo i testimoni di questo amore. L’amore non è solo un sentimento, non è un moto del cuore. La carità è impegno storico, concreto. Siamo chiamati ad entrare nella storia con la
“La resurrezione regala ad ognuno di noi lo sguardo di Dio”

“La fede è entrare nella storia con gli occhi stessi di Dio e la resurrezione regala ad ognuno di noi lo sguardo di Dio”. Questo uno dei passaggi dell’omelia del Vescovo, monsignor Serafino Parisi, durante la Veglia di Pasqua in Cattedrale. “Quando noi operiamo dentro i contesti umani –
“Tutto ciò che è segnale di morte può essere trasformato, con il nostro servizio di carità, in occasione di vita e di speranza”

“Di fronte a tante situazioni tragiche della nostra vita – penso a chi ha perso il lavoro, a chi ha difficoltà in famiglia, a coloro che non riescono a guardare più con fiducia alla giustizia – sperimentiamo tutti la condizione del sentirsi abbandonati, che è l’espressione della stanchezza umana, della
“Sulla Croce si passa da chi fa l’esperienza dell’abbandono a colui che, invece, si è abbandonato alle braccia del Padre”

“Stasera all’annuncio della morte di Gesù che secondo l’Evangelista Giovanni è la consegna dello spirito, di fronte a questa parola, alta, ci siamo inginocchiati perché di fronte all’altezza della Croce il nostro atteggiamento è quello di riconoscerci piccoli”. Così il vescovo, monsignor Serafino Parisi, in Cattedrale, durante l’azione liturgica della
“Dobbiamo vivere la carità nella dimensione del servizio”

“Il nucleo della nostra fede è questo: noi crediamo in Gesù Cristo morto e risorto per i nostri peccati. E questa è una consegna che Paolo ha ricevuto dai primi seguaci di Gesù e che ha fatto propria, cioè è diventata parte della sua vita e lo dirà più
“Il Signore consacra le nostre fragilità”

La fedeltà del Signore nonostante i limiti e le fragilità umane, il senso dell’unzione, l’invito a vivere nella comunità presbiterale delle relazioni fraterne come espressione della consacrazione ricevuta. Questi alcuni moniti del vescovo di Lamezia Terme mons. Serafino Parisi al clero diocesano, radunato in Cattedrale nel primo giorno del triduo
“La grandezza dell’uomo non sta nella sua superpotenza, ma nella coscienza del proprio limite”

“Umanamente non possiamo spiegarci il dolore innocente, che rimane lì, come un muro. E di fronte a questo muro ci sono due possibilità: sbatterci la testa o fare in modo, attraverso quel limite, di guardare oltre. Il modello ce lo dà il Signore che, come descrive S. Paolo nella lettera
“La Passione Gesù non l’ha guardata da lontano, l’ha vissuta nella propria carne”

La Passione “Gesù non l’ha guardata da lontano, l’ha vissuta nella propria carne e questo dovrebbe farci pensare che una luce dentro la notte buia c’è anche per noi”. Così il vescovo, monsignor Serafino Parisi, durante l’omelia della Domenica delle Palme nel corso della quale ha anche invitato a meditare
Nelle cadute di Gesù sotto la Croce si delinea il volto vero dell’umanità

“E’ nelle cadute di Gesù sotto il peso della croce che si delinea la figura perfetta dell’uomo: dentro quel limite, quella fragilità, quel “crollo” del Figlio di Dio sotto la croce, si sta delineando il volto vero dell’umanità. Sembra di risentire quella voce che dice: Ecce homo, ecco l’uomo nel