“Mettere insieme la cura della malattia e il prendersi cura della persona”

“Dietro la parola sanità ci sono tante persone ammalate ed è lì che dobbiamo intervenire ed operare con quella caratteristica che sa distinguere e mettere insieme la cura della malattia e il prendersi cura della persona”. Questo, in sintesi, potrebbe essere il messaggio che il Vescovo, monsignor Serafino
“La chiesa in un quartiere è quel punto che ti fa guardare dal presente verso il futuro e se non fa questo non è Chiesa”

“La chiesa in un quartiere è quel punto che ti fa guardare dal presente verso il futuro e se non fa questo non è Chiesa”. Così il vescovo, monsignor Serafino Parisi, ha concluso il suo intervento al convegno “La chiesa di San Giuseppe Artigiano in occasione del XXV anno della
Vescovo ha benedetto la cappella della casa dei missionari della e sulla strada di Missione Belem

Una vera e propria “missione di strada” quella che quotidianamente svolge, anche nella nostra Diocesi, la missione Belem che ha sede a Platania e che da anni porta avanti la sua opera di evangelizzazione tra gli ultimi. Nata in Brasile, dove oggi ci sono 170 case di accoglienza, la sua
“Noi consacrati chiamati ad essere segno di contraddizione”

“L’espressione che deve contraddistinguere il servizio che tutti noi consacrati siamo chiamati a rendere alla storia e al mondo, è quella che l’evangelista Luca mette sulle labbra del vegliardo Simeone: essere segno di contraddizione. È questo il segno distintivo di tutti noi cristiani nella storia, a maggior ragione delle religiose
“La più bella parola che voi pronunciate è quella della vostra testimonianza, della vostra forza”

“Per noi la più bella parola che voi pronunciate è quella della vostra testimonianza, della vostra forza. Come noi dobbiamo essere luce, voi e tutti insieme dobbiamo essere anche parola di bellezza, di gioia e di speranza e speriamo che il mondo non sia sordo a questa parola, anzi che
Domenica della Parola, lectio divina del vescovo Parisi con il movimento “Vivere in”

Anche quest’ anno, in occasione della celebrazione della Domenica della Parola, istituita da Papa Francesco nel settembre del 2019 attraverso la Lettera Apostolica “Aperuit Illis” il movimento di spiritualità Vivere In, in collaborazione con la diocesi di Lamezia Terme e con la parrocchia S. Maria Immacolata in Accaria, ha organizzato
“Non noi, ma Gesù Cristo è la meta del nostro servizio”

“Non noi, ma Gesù Cristo è la meta del nostro servizio. Se la gente che viene a noi non arriva, attraverso il nostro ministero, a Dio e si ferma a noi stessi, allora quella gente può ritenersi ingannata, confusa, imbrogliata: noi dobbiamo portare le persone al Signore e non invece
“Essere tutti Magi capaci di portare risposta ad angosce umanità”

“Essere tutti Magi, capaci di portare al mondo la risposta a tutte le angosce dell’umanità” e, nel contempo, “tornare indietro carichi di quella esperienza di chi contempla la luce e non può trattenerla per sé ma la deve comunicare agli altri”. Questo l’auspicio del Vescovo, monsignor Serafino Parisi, al termine
“Scambio della pace sia impegno ad essere costruttori di pace”

“Facciamo in modo che questa sera – come dovrebbe essere sempre, e in modo particolare durante questo Anno Giubilare – lo scambio della pace non sia semplicemente un rito fatto perché previsto dalle rubriche, ma sia, invece, un impegno ad essere costruttori di pace, cominciando dal superamento delle nostre lotte
“Rompiamo le catene delle nostre schiavitù e aiutiamo gli altri a rompere le loro catene”

Un Anno Santo che, per la Chiesa di Lamezia, sia segnato da “una conversione totale e vera, affinché si possa compiere un esodo dal nostro io, uscire dai nostri individualismi per convertirci ad un’azione comunitaria. La gente se lo aspetta. C’è bisogno della conversione di tutti, di tutti noi come